Quanti articoli ha il codice del consumo?

Quanti articoli ha il codice del consumo?

Quanti articoli ha il codice del consumo?

Struttura. Il Codice è composto di 146 articoli (170 con l'aggiornamento del 2007) che armonizzano e riordinano la normativa legata ai molti eventi in cui il consumatore è coinvolto come soggetto attivo o passivo.

Quali sono i tre principi generali della tutela dei consumatori?

All'educazione al consumo; Alla correttezza, alla trasparenza ed all'equità nei rapporti contrattuali; Alla promozione e allo sviluppo dell'associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti; All'erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.

Chi tutela gli acquisti online?

Il consumatore può chiedere tutela al giudice ordinario per tutte quelle controversie con l'operatore commerciale che riguardano le garanzie e le tutele previste dal contratto e dalle norme del Codice civile e del Codice del consumo.

Come viene suddiviso il Codice del consumo?

la parte III è dedicata ai contratti tra consumatore e venditore; la parte IV invece riguarda la sicurezza e qualità dei prodotti; nella parte IV si dà spazio alle associazioni dei consumi e alle class action; l'ultima parte, come ogni codice che si rispetti, è dedicata alle disposizioni finali.

Quali sono le clausole vessatorie secondo il Codice del Consumo?

Art. 33. 1. Nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.

Quale è l'oggetto principale della normativa sui diritti dei consumatori?

Con l'espressa previsione normativa dell'elenco dei diritti dei consumatori, si riconosce per la prima volta tutela giurisdizionale non solo ai diritti che riguardano la persona come individuo, ma anche a quelli che riguardano la persona come membro delle formazioni sociali nelle quali si svolge la sua personalità.

Cosa si intende per tutela del consumatore?

La tutela del consumatore o consumerismo si esplica attraverso un insieme di disposizioni, norme e presidi, rivolti a salvaguardare i diritti e gli interessi del cittadino inteso come fruitore di beni materiali e di servizi per utilizzo privato.

Come funziona la garanzia per acquisti online?

La Garanzia Legale copre i difetti di conformità che si manifestano entro 24 mesi dalla data di consegna del prodotto che hai acquistato, anche se a quella data il difetto non era immediatamente riscontrabile. Per farla valere devi comunicare al venditore la presenza del difetto entro 2 mesi da quando lo ha scoperto.

Come funziona la garanzia del venditore?

Cos'è la garanzia legale del venditore. Questa dura due anni dall'acquisto (o dalla consegna del bene) e deve essere fatta valere dal consumatore entro due mesi dalla scoperta del difetto sul prodotto acquistato.

Quanto tempo bisogna tenere le scatole per la garanzia?

24 mesi Lo stesso discorso vale per i prodotti in garanzia, soprattutto per quelli di un certo valore, per i quali è consigliabile buttare via la scatola solo al passare dei 24 mesi, ovvero il periodo di tempo della durata della cosiddetta garanzia di conformità.

Quali sono le clausole vessatorie secondo il Codice del consumo?

Art. 33. 1. Nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.

Cosa tratta l'articolo 2 del d lgs 206 2005 Codice del consumo?

Sono riconosciuti e garantiti i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti, ne è promossa la tutela in sede nazionale e locale, anche in forma collettiva e associativa, sono favorite le iniziative rivolte a perseguire tali finalità, anche attraverso la disciplina dei rapporti tra le ...

Quali sono le clausole vessatorie in un contratto?

Sono considerate vessatorie le clausole inserite in un contratto, concluso tra un professionista e un consumatore, che «malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto».

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